L'artista: L'analisi parte dall’osservazione di dinamiche sociali e digitali, dove spesso mi è capitato di analizzare come l’etichetta antifascista sia una scelta consapevole delle generazioni più giovani di divisione sociale, una scelta forte che racconta tanto del periodo storico che stiamo vivendo. Quando poi l’etichetta viene utilizzata in maniera consapevole come primissima descrizione della persona di sé sui propri canali digitali (da Instagram a Tinder), allora significa che questa non diviene più una divisione politica di preferenze, ma una vera e propria battaglia dove occorre per forza schierarsi, perché non decidere di farlo è purtroppo già una scelta di schieramento.
